giovedì 5 dicembre 2013

Disoccupazione, è ancora record Quattro giovani su 10 senza lavoro


Il dato generale del 12,5 per cento
stabile rispetto a settembre, quando
aveva toccato il valore più alto dal 1977. Mai così tanti “scoraggiati”: sono oltre 1 milione e 901 mila

ANSA

Disoccupazione ancora a livelli record a ottobre e dati drammatici per i giovani. L’Istat fotografa una nuova emorragia di posti di lavoro, soprattutto tra gli under 30, e segnala che sul fronte occupazione la ripresa è ancora lontana. Secondo l’istituto di Statistica il tasso di disoccupazione in Italia si attesta al 12,5% a ottobre, poco mosso rispetto a settembre, ma in aumento di 1,2 punti percentuali rispetto all’anno scorso: il livello più alto, sottolinea l’Istat, dall’inizio delle serie storiche nel 1977. 

I disoccupati in Italia sono 3 milioni e 189 mila, una cifra che non si discosta di molto da quella del mese scorso ma ma che segna 287 mila disoccupati in più (quasi il 10%) rispetto a ottobre dell’anno scorso. Resta a livelli altissimi il dato che riguarda i giovani: il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati o disoccupati) è pari al 41,2%, in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto al mese precedente e di ben 4,8 punti nei dodici mesi. Nel terzo trimestre di quest’anno i ragazzi tra i 18 e i 29 anni che non hanno un lavoro sono circa un milione: oltre un disoccupato su tre ha meno di 30 anni. 

Rispetto a settembre, secondo l’Istat, a ottobre hanno perso il lavoro 13 mila giovani tra i 14 e 29 anni, mentre rispetto all’anno scorso i posti di lavoro perduti tra gli under 30 sono stati 151 mila. Complessivamente il numero di giovani disoccupati è di 663 mila, novemila in più rispetto a settembre e 35 mila in più in confronto a ottobre dell’anno scorso. Aumenta inoltre il numero degli scoraggiati, coloro che non cercano lavoro perché ritengono di non trovarlo che salgono a 1 milione 901 mila su base trimestrale. In netto calo anche il numero di precari occupati: i lavoratori dipendenti a tempo determinato e di collaboratori che hanno un lavoro sono 2 milioni e 624 mila nel trimestre, in calo di 253 mila unità (l’8,8% in meno rispetto a ottobre 2012). 

Secondo il ministro del Lavoro i dati Istat «non sono sorprendenti pur se negativi» e sono «coerenti» con il quadro economico”. Ma «i dati sarebbero però stati peggiori - aggiunge - senza gli interventi messi in campo dal Governo che hanno prodotto 15mila nuovi posti di lavoro per i giovani e 12mila per le donne». Al dato sconfortante sul lavoro si aggiunge lo spettro della deflazione: l’Istat infatti segnala anche un raffreddamento dei prezzi a ottobre. Il dato preliminare calcolato dall’istituto di statistica segnala un calo congiunturale dello 0,4% che si traduce in un aumento dello 0,6% su base annua, in raffreddamento rispetto alla dinamica rilevata a ottobre (+0,8%).  

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